L'Istituto di Protesi Letteraria

 

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UNA DATA STORICA
L'ISTITUTO DI PROTESI LETTERARIA


Su licenza dell'Ouvroir de Littérature Potentielle, nel ventesimo anniversario de Il Caffè, nella sede dell'Accademia degli Informi in Cal Porcaro di Urbino, è stato fondato l'Istituto di Protesi Letteraria,  che inizia ora l'attività come Seminario Permanente di Letteratura Sperimentale.
Vi hanno finora aderito:: GuidoAlmansi, Alfredo Giuliani, Saverio Vòllaro, Giambattista Vicari, Carlo Contreras, Guido Ceronetti, Alberto Arbasino, Corrado Costa, Luigi Malerba, Nico Orengo, Giorgio Celli, Cesare Landrini. ...

Finalità dell'ente: la produzione automatica di letteratura italiana, un atto di fede nell'arte come artigianato - "la poèsie est un art simple e tout d'execution": Francois Le Lionnais - un'azione da compiersi nelle sfere e secondo gli schemi della genetica combinatoria - che " smuova l'enciclopedia del possibile", che domini la " complessità dei vorticosi processi di trasformazione naturale", che metta in moto una " macchina letteraria spastica" atta a liberare le " cose" dal loro condizionamento reciproco, a " dissolvere la gravità sempre ideologica e cristallizzante": Italo Calvino, Il Caffè, 5-6.1969-, una disponibilità intellettuale e spirituale che possa consentire un automatismo distensivo e liberatorio in questi tempi di tensioni velleitarie e di problematiche gelide. 

La produzione dell'Istituto si attuerà secondo  una serie infinita di  di generatori inimmaginabili di cui diamo un primo elenco: Intarsii, Centoni, Olorime, Zagagliamenti, Crittografie, Giochi polisemici, Poesie tangenti, Racconti intersecati, Racconti a cassetti, Tautogrammi o circoli viziosi, Versi eurofallici - croissants-, Contrazioni alfabetiche, Teste-coda anastrofiche, Permutazioni, Poesia antonimica, Lipogrammi, Chimere, Tautofonie, Racconti diramati, Trasformazioni per proiezione, ecc. 

"il Caffé", 4-5-6- 1973


ALCUNI TESTI:

Guido Ceronetti, Nuova Vaselina Sinfonica , "il Caffé", 4-5-6- 1973

Proustituta: meretrice che è anche lettrice di Proust.
Lisbica: lesbica libica.
La Peretta calibro nove.
Il Dottor Gibaud ha una fascia da culo.
E' stato finalmente concesso il vuoto ai diciottenni.
E' aumentato il Prodotto Nazionale Balordo.
Bisanzio: il doppio di Anzio.
Il cacio di Giuda. 
La bomba di famiglia.
L'asepsi: il non pus ultra.
Si prega di non sbattere la potta.
Non discutiamo del cesso degli angeli.


Luigi Malerba, I neologissimi      "il Caffé", 2, 1977

Ammalùcco. Può sostituire mammalucco o mammelucco facendo cadere finalmente alcune etimologie del tutto false - mammalucco da mamma, mammelucco da mammella-. Così rinnovata questa parola caduta ingiustamente in disuso può riprendere corso sia nella pratica letteraria che nella lingua parlata.
Bàbba. Da usare al posto di mamma. Il babbo e la babba. L'altra soluzione sarebbe: la mamma e il mammo. La scelta è tut'altro che frivola, ha una sua rilevanza politica.
Mummìfero. Animale che sta fra la mummia e il mammifero. Mummifero si può usare sia come sostantivo che come aggettivo e si adatta perfettamente a definire le autorità governative italiane, disoneste e sonnolente. E' inadeguato se riferito a ministri, presidenti, generali alti magistrati disonesti, che in genere sono attivissimi nel procaccio dell'utile personale. 
Neologìssimi. Sono le parole novissime registrate in questo vocabolarietto e che non appaiono in altri luoghi letterari. Alcune sono già pronte per l'uso, altre sono di uso ancora incerto e in attesa di un adeguato collaudo.
Personàccio. Cattivo protagonista di eventi storici.